Esistono numerosi equivoci legati ai narcotici e ai farmaci psicostimolanti. Uno di questi, reso celebre dai musicisti rock’n’roll, è che queste sostanze siano in grado di scatenare l’immaginazione e la creatività. Tuttavia, non bisogna credere a tutto ciò che dicono gli artisti con stili di vita turbolenti. Uno studio condotto dall’Università dell’Essex e dalla Humboldt University ha dimostrato che le droghe sono il modo meno efficace per stimolare la fantasia. Invece, per trovare l’ispirazione, è necessario meditare e dedicarsi alla pratica della mindfulness.
Per arrivare a questa conclusione, il team ha analizzato centinaia di referti clinici. Alcuni riguardavano gli effetti collaterali delle sostanze stupefacenti, altri invece si concentravano su come stimolare la creatività. Hanno scoperto che sebbene molte persone riferiscano di sentirsi più creative dopo aver assunto determinati farmaci, non c’è alcun cambiamento effettivo nel cervello che possa essere collegato alla creatività.
In sintesi, le grandi idee nate dall’assunzione di farmaci non sono significative e non possono essere paragonate alla creatività vera e propria. La meditazione, invece, è il miglior stimolante per una mente creativa. È interessante notare che i corsi di formazione complessi, la meditazione e l’esposizione culturale sono state le tecniche che hanno funzionato meglio per promuovere il pensiero convergente (rispetto al pensiero divergente solitamente associato alla creatività) e l’immaginazione a breve termine.
Questo studio dimostra che non è necessario assumere droghe per avere un’idea brillante e unica. La creatività è ovunque e può essere stimolata se si sa come farlo. Questo potrebbe fare la differenza tra il successo e il fallimento per molte persone.
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