Una coppia di professori della North Carolina State University propone un modello di fisica completamente nuovo che potrebbe riscrivere il modo in cui pensiamo alla materia. La loro proposta estremamente ambiziosa, come delineata in un saggio apparso su The Conversation, elimina le particelle o le onde, entrambi i mattoni fondamentali della materia, e suggerisce invece che tutte le cose fisiche nell’universo sono invece costituite da “frammenti di energia“.
La teoria di Larry Silverberg e del collega Jeffrey Eischen finirebbe persino per sostituire la teoria della relatività generale di Einstein, che è stata utilizzata per oltre un secolo per spiegare i fenomeni fisici, in particolare la deformazione dello spazio e del tempo.
“Usando strumenti matematici più recenti, io e il mio collega abbiamo dimostrato una nuova teoria che può descrivere accuratamente l’universo”, ha affermato Silverberg nel saggio. “Invece di basare la teoria sulla deformazione dello spazio e del tempo, abbiamo considerato che potrebbe esserci un elemento costitutivo più fondamentale della particella e dell’onda”.
Il duo ipotizza che piuttosto che particelle e onde esistenti come contrappunti, “aveva un senso logico che ci fosse una connessione sottostante tra loro”.
La teoria si basa sull’idea fondamentale che l’energia continua a fluire attraverso lo spazio e il tempo in flussi senza fine che non si incrociano mai.
Frammento di energia
“Partendo dall’idea di un universo di linee energetiche fluenti, abbiamo cercato un singolo elemento costitutivo per l’energia fluente”, scrive Silverberg. “Se potessimo trovare e definire una cosa del genere, speravamo di poterla utilizzare per fare previsioni accurate sull’universo alle scale più grandi e minuscole”.
La loro nuova unità di materia più elementare, soprannominata un “frammento di energia“, è “un elemento costitutivo che assomiglia a una concentrazione di energia – un po’ come una stella – avente energia
che è più alta al centro e che diventa più piccola lontano da il centro”, secondo Silverberg.I due hanno messo alla prova la loro nuova teoria valutando due importanti osservazioni astronomiche utilizzate per confermare la teoria della relatività generale di Einstein. La prima era l’insolita orbita di Mercurio. Einstein suggerì che lo spazio e il tempo si stavano deformando per causare uno spostamento dell’orbita del pianeta, spiegando così i cambiamenti nella luce osservati dagli astronomi. Il secondo riguardava il modo in cui la luce si piega mentre si estende attraverso lo spazio tempo deformato vicino al Sole.
Silverberg ed Eischen sostengono che il loro frammento di teoria dell’energia risolve il primo problema modellando il Sole come un gigantesco frammento di energia, mentre Mercurio è un frammento di energia molto più piccolo in orbita attorno ad esso. Per quanto riguarda il secondo, propongono, il Sole conserva il suo gigantesco frammento di stato energetico mentre la luce che passa viene modellata come materia priva di massa che viaggia alla velocità della luce.
Resisterà questa nuova teoria? Solo il tempo lo dirà, ma non tutti i giorni i ricercatori sfidano Einstein.
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