Scienza

Mistero narici: come il nostro Cervello elabora gli odori

Se hai guardato un film in 3D con quegli occhiali dall’aspetto fantasioso, potresti aver notato quanto il film appare diverso attraverso le singole lenti rosse e blu. Uno sposta alcuni dettagli da una parte, mentre l’altro sposta le cose dall’altra. Ma quando li metti insieme, si combinano magnificamente per rendere l’esperienza del film in 3D.

Potremmo aver appena scoperto che anche le nostre narici potrebbero fare qualcosa di simile! Il nostro senso dell’olfatto, spesso messo in ombra dalla vista e dall’udito, è stato messo sotto i riflettori in un recente studio, svelando l’affascinante indipendenza delle nostre due narici e il modo in cui il nostro cervello elabora gli odori intorno a noi.

Esaminando dieci pazienti affetti da epilessia con elettrodi cerebrali impiantati per il rilevamento dell’attività cerebrale, la ricerca mirava a comprendere come le informazioni provenienti da ciascuna narice vengono elaborate nel sistema olfattivo umano.

È interessante notare che lo studio (pubblicato questo mese sulla rivista Current Biology) ha scoperto che lo stesso odore determina un’attività cerebrale leggermente diversa da ciascuna narice, il che significa che potrebbe esserci effettivamente una differenza nel modo in cui percepiamo gli odori da ciascuna di esse.

Inoltre, quando i partecipanti usavano entrambe le narici per annusare le cose, i ricercatori hanno scoperto che generavano due distinte esplosioni di attività cerebrale con un piccolissimo ritardo l’una dall’altra, suggerendo che una delle narici potrebbe inviare segnali leggermente prima dell’altra.

Sappiamo già che avere due narici migliora la nostra capacità di identificare gli odori più rapidamente, parallelamente ai vantaggi di avere due occhi e due orecchie. Forse questo piccolo ritardo nell’informazione e la differenza nell’attività cerebrale a livello delle narici potrebbero anche essere parte del processo che consente questa accelerazione.

La ricerca potrebbe migliorare la nostra comprensione della neuroscienza dell’olfatto, che è meno compresa della vista e dell’udito. Sappiamo che il cervello tiene conto, ad esempio, dei dati diversi provenienti sia dagli occhi che dalle orecchie, e forse esiste un sistema simile per l’olfatto.

Studi precedenti hanno dimostrato che i ratti possono “annusare in stereo”, aiutandoli a identificare con precisione da dove potrebbe provenire un odore. Questa ricerca cerca di accertare se potremmo essere in grado di condividere tale capacità.

Mentre i ricercatori approfondiscono i misteri delle nostre doppie narici, lo studio apre nuove strade per esplorare il modo in cui il nostro cervello naviga e dà un senso alle complesse informazioni raccolte dal nostro ambiente.

Redazione Breaking News

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