La perdita dei propri cari è sempre un’esperienza perturbante che ci fa passare da sentimenti di tristezza a rabbia in pochi secondi. Molte volte non abbiamo gli mezzi per affrontare il lutto e il processo di perdita diventa un labirinto senza via d’uscita.
Pensando a questo, alcuni programmatori di Intelligenza Artificiale hanno creato i cosiddetti chatbot, che sono strumenti che consentono un’ultima conversazione con la persona defunta. Presumibilmente questa tecnologia consentirebbe a coloro che sono in lutto di elaborare la perdita in modo più armonioso.
Ma sembra che l’idea di mantenere i propri cari all’interno della nostra realtà utilizzando la tecnologia sia andata crescendo e abbia ormai raggiunto livelli che stanno generando controversie.
Il capo scienziato dell’intelligenza artificiale di Amazon Rohit Prasad ha recentemente annunciato una nuova tecnologia che può essere utilizzata quotidianamente e avrà la capacità di imitare la voce di persone defunte, utilizzando meno di un minuto di registrazione come riferimento.
Questa intelligenza artificiale deriva dai progressi della tecnologia TTS (text-to-speech), che non sono destinati solo a persone che sono già passate, ma in generale per imitare la voce di chiunque. Tuttavia, Prasad ha detto che è una buona opportunità per usarlo in questo senso:
“Questi attributi sono ancora più importanti in tempi dell’attuale pandemia, quando molti di noi hanno perso una persona cara. Anche se l’intelligenza artificiale non può eliminare il dolore della perdita, può far durare i tuoi ricordi“.
Molti si chiedono se abbiamo davvero bisogno di un’intelligenza artificiale per far durare i ricordi, ovvero se la mente stessa abbia la capacità di rievocare vivacemente episodi che per noi sono stati di grande importanza. Siamo in grado di ricordare la vista, l’olfatto e la voce di chi amiamo, quindi avere conversazioni con un’intelligenza artificiale che imita la voce di qualcuno che è già passato potrebbe portare a una maggiore confusione cognitiva e offuscare la linea che divide la realtà dalla vita fantastica.
Nonostante quanto affermato da Prasad, bisogna tenere conto del fatto che, sebbene la perdita di una persona cara sia un’esperienza molto difficile, fa parte della vita stessa. La vita ha senso solo perché è un ciclo effimero che a un certo punto finisce. Pertanto, affrontare questo tipo di situazione è più comune di quanto vorremmo e per questo dobbiamo essere preparati ad affrontarlo, lontano dal fingere che la morte non esista, altrimenti negheremmo la natura della vita.
L’uso dell’Intelligenza Artificiale sta sollevando sempre più discussioni etiche, perché sembra che a poco a poco stiamo perdendo la linea sottile di ciò che è reale.
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