Un nuovo studio suggerisce che le forti tempeste potrebbero intensificare la rottura delle calotte glaciali in Antartide, che viene propiziata dalle temperature più calde e dai cambiamenti nella circolazione oceanica e nella salinità.
Un team di ricerca internazionale ha dislocato tre ancoraggi con idrofoni attaccati alla piattaforma di ghiaccio Nansen, nel Mare di Ross in Antartide nel dicembre 2015 e ha registrato centinaia di segnali a banda larga di breve durata che indicano la frattura della piattaforma di ghiaccio.
I “terremoti” si sono verificati principalmente tra gennaio e marzo 2016 e la parte anteriore del ghiaccio è diventato due iceberg gigante per il mese di aprile dello stesso anno. Questi però si sono staccati dalla piattaforma solo quando è stato registrato nella regione un grande sistema di tempeste a bassa pressione.
Bob Dziak, oceanografo di ricerca presso la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA): “Sembra che dopo che gli iceberg sono stati rilasciati dalla calotta di ghiaccio principale, sono rimasti vicini fino a quando la combinazione di forti venti e un’intensa tempesta di bassa pressione li ha portati via”.
Dziak, l’autore principale dello studio, ha detto che il processo alla base della separazione delle banchise di ghiaccio in Antartide non è stato ancora completamente compreso e “il nostro studio suggerisce che le tempeste abbiano un ruolo in quella separazione”.
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