Dipendenza da lavoro? Aumenta il rischio di Ictus

La scienza è unanime: il workaholism è associato ad un aumentato rischio di ictus. Scienziati francesi hanno scoperto che lavorare duramente può aumentare il rischio di ictus. Secondo un [...] ..

Dipendenza da lavoro? Aumenta il rischio di Ictus.

La scienza è unanime: il workaholism è associato ad un aumentato rischio di ictus.

Scienziati francesi hanno scoperto che lavorare duramente può aumentare il rischio di ictus. Secondo un articolo pubblicato su Stroke, lavorando 10 ore, un minimo di 50 giorni all’anno, è associato ad un aumentato rischio di ictus del 29% e il mantenimento di tale regime per 10 anni aumenta il rischio del 45%.

Lo stress causato da una lunga giornata di lavoro può influenzare negativamente non solo la salute mentale ma anche quella fisica. Alcuni studi indicano una relazione tra maniaco del lavoro e un aumentato rischio di ictus. Inoltre, circa il 60% di tutto il Karoshi (questo termine significa morte per esaurimento ed è ampiamente usato in Giappone) si verifica a seguito di un ictus.

Allo stesso tempo, i dati che indicano la relazione esatta tra ictus ed esaurimento non sono ancora sufficienti: inoltre, non si sa quante ore di lavoro a settimana siano sufficienti per identificare una persona come a rischio.

Lavorare troppo può essere pericoloso

Nel nuovo lavoro, gli scienziati sotto la guida di Marc Fadel dell’Istituto nazionale di salute e ricerca medica della Francia, hanno analizzato i dati in 143592 francese. I ricercatori hanno studiato informazioni sul loro campo, età, consumo di tabacco, presenza di varie condizioni mediche (principalmente malattie cardiovascolari) e la durata della settimana lavorativa.

Gli scienziati lo hanno definito lavoro sul lavoro che supera le 10 ore al giorno per 50 giorni o più. Ci sono state 42542 persone che hanno lavorato di più, di cui 14481 hanno segnalato questo lavoro per più di dieci anni. Un ictus nei cinque anni di osservazione è stato diagnosticato in 1224 persone.

Gli scienziati hanno scoperto che il rischio di ictus tra coloro che hanno lavorato molto è aumentato del 29% e tra coloro che hanno lavorato sodo per dieci anni o più, era superiore del 45%. Allo stesso tempo, i ricercatori non hanno riscontrato differenze nel rischio di ictus tra uomini e donne, ma hanno avuto un rischio più elevato per i lavoratori sotto i 50 anni che svolgono attività mentali (i cosiddetti colletti bianchi).

Gli autori hanno concluso che il lavoro straordinario (specialmente per molto tempo) può essere un fattore indipendente che aumenta il rischio di ictus. Nonostante il fatto che gli scienziati insistano su ulteriori ricerche per aiutare a considerare più dettagliatamente le cause di tale relazione, sottolineano l’importanza di regolare il tempo di lavoro individuale e di agire a livello delle organizzazioni e dello stato.

Recentemente, i ricercatori hanno anche scoperto che, contrariamente a quanto si crede, l’equivalente di un giorno di lavoro (8 ore) a settimana è sufficiente per mantenere una buona salute mentale.