Se ti parlano di astronomia e misteri dell’universo, ti verranno probabilmente in mente nomi come Carl Sagan, uno dei più importanti astronomi e divulgatori della seconda parte del XX secolo, soprattutto grazie alla sua serie di documentari “Cosmos: A personal Voyage” [Cosmo: un viaggio personale], in cui ha cercato di diffondere la storia dell’astronomia e della scienza, indagando anche l’origine della vita.
Carl Sagan era un astronomo e scrittore vincitore del Premio Pulitzer, noto come “lo scienziato che ha reso l’universo comprensibile alla gente comune”.
In anticipo sui tempi
“Tra un millennio il nostro tempo sarà ricordato come il tempo in cui ci siamo allontanati per la prima volta dalla Terra e l’abbiamo contemplata da oltre l’ultimo dei pianeti, come un punto azzurro pallido quasi perso in un immenso mare di stelle”, ha spiegato nella sua opera “Pale Blue Dot” [Pallido Puntino Azzurro].
Con questa citazione si rispecchia perfettamente il punto di vista quasi vitale di Sagan, nato il 9 novembre 1934 a New York, uomo che si è distinto per il suo scetticismo e per il suo spiccato pensiero scientifico. Non invano, per lui “la prima grande virtù dell’uomo era il dubbio, e il primo grande difetto era la fede”.
Famoso per la divulgazione
Come abbiamo sottolineato, Carl Sagan era noto per il suo lavoro di divulgazione della scienza e dell’astronomia, che alla fine avrebbe potuto privarlo di un maggiore riconoscimento da parte della comunità scientifica. Tuttavia, aiutò a scoprire che la superficie di Venere aveva temperature elevate, ipotizzò che Titano (la luna di Saturno) avesse oceani di liquido sotto la sua superficie o che ci fosse persino acqua su uno dei satelliti di Giove.
Tuttavia, se era conosciuto per qualcosa, era per la sua ricerca di vita extraterrestre, per arrivare a svolgere dimostrazioni sperimentali, per lanciare il Progetto SETI.
Oltre ai documentari Cosmos, con i quali ha cercato di aumentare la consapevolezza sul posto dell’essere umano e della Terra nell’universo, Carl Sagan ha pubblicato 20 libri popolari e numerosi articoli scientifici. Tra quei libri, oltre a Cosmos, Contact era molto popolare, compreso un lungometraggio con Jodie Foster.
Tavole per gli alieni a bordo di Pioneer 10 e Pioneer 11
Il dottor Carl Sagan ha aiutato a progettare le tavole che trasportavano Pioneer 10 e Pioneer 11. Queste tavole riportavano le immagini di un uomo e una donna, nonché il diagramma della posizione della Terra nella Galassia. Potrebbero essere trovati un giorno da qualche civiltà extraterrestre.
La sua visione dell’universo
Carl Sagan morì il 20 dicembre 1996 di polmonite, un paio d’anni dopo la diagnosi di mielodisplasia. La sua visione dell’universo rimarrà per sempre:
“Il cosmo è tutto ciò che è, tutto ciò che era e tutto ciò che sarà. Le nostre minime contemplazioni del cosmo ci fanno rabbrividire: ci sentiamo come un formicolio che riempie i nostri nervi, una voce muta, una sensazione leggera come un ricordo lontano o come se stessimo cadendo da una grande altezza. Sappiamo che ci stiamo avvicinando al più grande dei misteri”.