Un team internazionale di biologi e veterinari ha constatato con preoccupazione un considerevole aumento dei casi di infezioni cutanee tra la popolazione di orche del mare di Salish, nel Pacifico, tra la provincia canadese della Columbia Britannica e lo stato statunitense di Washington.
Secondo quanto riportato dall’Università della California, durante il loro studio gli scienziati hanno analizzato migliaia di fotografie scattate tra il 2004 e il 2016 di 18.697 avvistamenti individuali di orche della popolazione residente del sud, scoprendo un marcato aumento nell’insorgenza di macchie e lesioni sulla pelle degli animali.
Dei 141 campioni di balene, spiegano gli esperti in un articolo pubblicato su PLOS ONE, il 99% presentava segni di malattie cutanee, come ferite o macchie grigie e arancioni-grigiastre, così come decolorazione puntiforme nera. Si stima che questi sintomi non minaccino la vita delle orche.
Una situazione preoccupante Nonostante la causa sottostante delle malattie documentate sia sconosciuta, alcuni fattori ambientali, come i cambiamenti nella temperatura o nella salinità dell’acqua, sono stati esclusi, quindi si sospetta l’insorgenza e la diffusione di un agente infettivo.
Inoltre, gli esperti ritengono che l’insorgenza e il marcato aumento delle lesioni sulla pelle possano riflettere una diminuzione della capacità del sistema immunitario di queste popolazioni di combattere e adattarsi alle malattie.
“Prima di esaminare i dati, non avevamo idea che la prevalenza di queste lesioni cutanee stesse aumentando in modo così spettacolare […] È preoccupante. Ora dobbiamo cercare di isolare il possibile agente infettivo”, ha commentato Joseph Gaydos, coautore della ricerca.
Per gli autori, determinare le cause che hanno provocato la diffusione delle infezioni cutanee tra la popolazione di orche del mare di Salish è di vitale importanza negli sforzi per garantire la protezione di questa specie a rischio di estinzione.