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Se ti addormenti dopo mangiato, leggi prima qua: cosa accade a stomaco e metabolismo

Dormire dopo mangiato fa bene o male? Ecco tutto quello che accade al nostro corpo e gli effetti sulla digestione.

Il dibattito su dormire dopo aver mangiato continua ad animare opinioni e ricerche scientifiche, soprattutto in relazione agli effetti sulla digestione e sul benessere generale. In molte culture mediterranee e sudamericane, il cosiddetto power nap o siesta rappresenta un momento rituale irrinunciabile. Tuttavia, in contesti lavorativi e sociali più frenetici, questa pratica viene spesso percepita come un segno di pigrizia. Cosa dice la scienza in proposito? Ecco un approfondimento aggiornato con i più recenti studi e consigli degli esperti.

Perché si sente sonnolenza dopo i pasti? Cosa accade se si dorme?

Dopo aver consumato un pasto, soprattutto se abbondante, è comune avvertire un senso di stanchezza e desiderio di riposare. Questo fenomeno, noto in gergo come abbiocco post-prandiale, non è un segno di indolenza, ma una risposta fisiologica naturale. Il dottor Simone Gabrielli spiega che “il flusso sanguigno viene parzialmente deviato verso l’apparato digerente per facilitare la digestione, riducendo temporaneamente l’afflusso di sangue al cervello”. Questa redistribuzione provoca una leggera riduzione delle capacità cognitive e un senso di sonnolenza.

Un recente studio pubblicato nel 2025 ha ulteriormente confermato questo meccanismo, evidenziando come la digestione richieda un dispendio energetico che si riflette in un rallentamento generale delle funzioni cerebrali. È quindi del tutto normale sentirsi un po’ affaticati dopo pranzo.

dormire dopo il pranzo: i vantaggi
Pisolino post-prandiale: i vantaggi e quanto deve durare – 3box.it

Contrariamente a quanto si possa pensare, concedersi un breve riposo dopo il pasto può portare a numerosi vantaggi per la salute mentale e fisica. Numerosi studi — tra cui ricerche condotte da enti come la NASA — hanno dimostrato che un pisolino di 10-15 minuti migliora la vigilanza, la capacità di concentrazione e l’umore, senza interferire con il ciclo naturale del sonno notturno.

Dal punto di vista cardiovascolare, il riposino aiuta a ridurre lo stress e a rigenerare il cervello, migliorando capacità creative e risolutive. È un alleato prezioso per mantenere un buon equilibrio emotivo e mentale durante la giornata.

Per beneficiare appieno del pisolino post-prandiale senza incorrere in problemi digestivi, è fondamentale seguire alcune semplici regole. Prima di tutto, la durata del riposo non dovrebbe superare i 15-20 minuti. Un sonno più lungo rischia di provocare senso di confusione e stordimento al risveglio.

È consigliabile attendere almeno venti minuti dopo aver finito di mangiare prima di sdraiarsi o rilassarsi su una poltrona reclinabile, evitando di coricarsi completamente, soprattutto dopo cena, per prevenire problemi come il reflusso gastroesofageo.

L’orario ideale per la siesta è tra le 13 e le 15, quando l’orologio biologico favorisce naturalmente un rallentamento delle funzioni metaboliche. Anche la qualità del pasto gioca un ruolo determinante: pasti troppo ricchi di carboidrati semplici e grassi intensificano la sonnolenza, mentre un’alimentazione bilanciata e leggera riduce questo effetto.

Il coffee nap: un mix di riposo e stimolazione

Una pratica sempre più diffusa è il cosiddetto coffee nap, che consiste nell’assumere una tazza di caffè prima di fare un breve pisolino di circa 20-30 minuti. La caffeina impiega circa venti minuti per entrare in circolo, quindi al risveglio l’effetto stimolante si combina con i benefici del riposo, aumentando vigilanza e lucidità.

Studi recenti hanno dimostrato che questa combinazione migliora le prestazioni cognitive, l’umore e la concentrazione, riducendo l’affaticamento e l’irritabilità. Tuttavia, questa tecnica è consigliata soprattutto ai consumatori abituali di caffè, poiché chi lo assume raramente potrebbe non trarne i medesimi benefici o rischiare effetti collaterali.

Dormire dopo aver mangiato, se fatto correttamente e con moderazione, rappresenta un’abitudine salutare che migliora la qualità della giornata e supporta la digestione senza comprometterla.

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