Ricercatori russi hanno creato “Big Five“, un algoritmo di predizione automatica per i tratti della personalità da una fotografia del volto di una persona. Per addestrare l’algoritmo e testarne il lavoro, gli scienziati hanno raccolto oltre 30000 immagini di 12400 uomini e donne. Il coefficiente di correlazione tra il tratto previsto e quello effettivo era positivo, ma piuttosto piccolo (pari a 0,243), sebbene la probabilità che il tratto fosse determinato correttamente fosse di circa il 58%.
Nel processo di comunicazione, una persona trae conclusioni sull’interlocutore non solo attraverso la conversazione, ma anche attraverso mezzi non verbali come emozioni, espressioni facciali e aspetto generale. Gli studi dimostrano che, in base a varie caratteristiche dell’aspetto di una persona, si può determinare se la persona è ammalata o è in grado di essere infedele.
È chiaro che la definizione di alcune caratteristiche apparentemente comportamentali o di carattere richiede un sistema, cioè alcune caratteristiche esterne devono sempre essere associate a determinati tratti della personalità.
Questa dipendenza ha delle basi biologiche. Da un lato, entrambi i tratti del carattere e quelli esterni possono essere ereditati, il che significa che il rapporto tra loro può in effetti essere preservato per generazioni. D’altra parte, lo sviluppo intrauterino influisce sia sui caratteri caratteristici che su quelli esterni: ad esempio, livelli di testosterone aumentati.
Uno dei modi più efficaci per valutare tale relazione è verificare automaticamente un’ampia varietà di dati. Tre anni fa, attraverso un metodo simile, gli scienziati sono riusciti a imparare a determinare l’orientamento sessuale del viso.
Ora Alexander Kachur di AIPictor e i suoi colleghi hanno raccolto 31367 fotografie di 12447 persone, maschi e femmine, per valutare la relazione tra caratteristiche del viso e carattere. Tutte le foto sono state scattate in buona luce e chiare e ai partecipanti è stato chiesto di non truccarsi e gioielli e di mantenere un’espressione facciale neutra.
Inoltre, tutti i partecipanti allo studio hanno completato un questionario standardizzato per identificare i tratti caratteriali dei Big Five: estroversione, buona volontà, consapevolezza, nevroticismo e apertura all’esperienza.
Le foto risultanti sono state ulteriormente contrassegnate utilizzando la rete neurale convoluzionale residua di ResNet al fine di distinguere alcune caratteristiche facciali in base alle quali le persone possono essere classificate. Queste caratteristiche facciali sono state correlate ai risultati del questionario Big Five usando un percettrone multistrato, ottenendo un coefficiente di correlazione tra il carattere previsto e quello attuale.
Il coefficiente di correlazione per tutti i tratti caratteriali determinati dalla fotografia del viso era positivo, ma variava notevolmente: l’apertura alla nuova esperienza delle donne aveva i risultati peggiori (coefficiente 0,137), mentre l’onestà era il meglio previsto, sia per gli uomini che per le donne (coefficienti 0,386 e 0,358, rispettivamente).
In generale, nonostante il fatto che i Big Five (5 grandi dimensioni di personalità) siano uno strumento abbastanza noto e ampiamente utilizzato in psicologia, ha anche i suoi svantaggi: ad esempio, l’anno scorso, gli scienziati hanno scoperto che queste caratteristiche non sono pienamente soddisfatte nei paesi in via di sviluppo.
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