Occhiali da lettura addio: arrivano le gocce che restituiscono una vista da giovani
Nuovi colliri ad una certa età: scoperta la soluzione innovativa e super efficace per ridurre l’uso degli occhiali.
Un recente studio clinico condotto su un ampio gruppo di pazienti ha evidenziato come un collirio per la presbiopia possa migliorare in maniera rapida e duratura la capacità visiva da vicino, aprendo la strada a una possibile riduzione dell’uso degli occhiali da lettura. Questo trattamento farmacologico innovativo, basato su una combinazione di principi attivi mirati, è stato presentato di recente al 43° Congresso della European Society of Cataract and Refractive Surgeons (ESCRS), confermando il crescente interesse internazionale verso le nuove soluzioni per la gestione della presbiopia.
Colliri per la presbiopia: meccanismo d’azione e risultati clinici
La presbiopia, condizione visiva legata all’età che compromette la capacità di mettere a fuoco gli oggetti da vicino, colpisce la maggior parte delle persone oltre i 40 anni e quasi universalmente dopo i 65 anni. Tradizionalmente corretta con occhiali da lettura o lenti multifocali, o in alcuni casi con la chirurgia refrattiva, la presbiopia sta ora conoscendo un’interessante svolta grazie a trattamenti farmacologici topici.
Il collirio oggetto dello studio contiene due principi attivi principali: la pilocarpina e il diclofenac. La pilocarpina, un alcaloide naturale, agisce stimolando il muscolo ciliare e causando un restringimento della pupilla (miosi), migliorando così il meccanismo di accomodazione dell’occhio e facilitando la messa a fuoco da vicino. Il diclofenac, un antinfiammatorio non steroideo, è stato aggiunto per attenuare gli effetti collaterali della pilocarpina, come irritazioni oculari e fastidi vari.

Lo studio retrospettivo ha coinvolto 766 pazienti con età media di 55 anni, e ha evidenziato un miglioramento significativo dell’acuità visiva da vicino già a un’ora dalla prima somministrazione, con un incremento medio di 3,45 linee sulla Jaeger chart, il test standard utilizzato per misurare la capacità di lettura da vicino. Il trattamento prevede due applicazioni quotidiane, al risveglio e dopo circa sei ore, con la possibilità di una terza dose in caso di necessità per un comfort visivo ottimale.
La dottoressa Giovanna Benozza, direttrice del Center for Advanced Research for Presbyopia in Argentina e coordinatrice dello studio, ha sottolineato: «Questo trattamento rappresenta un’alternativa efficace e personalizzabile per chi desidera liberarsi dall’uso costante degli occhiali senza ricorrere alla chirurgia, che può comportare rischi e disagi».
I risultati, mantenuti fino a due anni, indicano che i colliri non sostituiscono la chirurgia, ma offrono una soluzione sicura e meno invasiva, ampliando le opzioni terapeutiche per milioni di persone.
Innovazione e prospettive future nella gestione della presbiopia
La partecipazione della Clinica Svjetlost e di altri centri oftalmologici di eccellenza al 43° Congresso ESCRS, tenutosi tra marzo e settembre 2025, ha evidenziato come il panorama della chirurgia refrattiva e della terapia farmacologica stia evolvendo rapidamente. Medici specialisti hanno presentato nuovi studi clinici e aggiornamenti sui trattamenti con colliri a base di pilocarpina e altre sostanze, confermando la crescente validità di queste opzioni non invasive.
L’approvazione di soluzioni farmacologiche da parte di enti regolatori internazionali, come la Food and Drug Administration statunitense, ha già reso disponibili colliri a base di pilocarpina e aceclidina, aprendo scenari di utilizzo quotidiano e personalizzato.
Tuttavia, gli effetti collaterali, seppur lievi e ben tollerati nella maggior parte dei casi – quali arrossamento, lacrimazione, visione offuscata e sensibilità alla luce – richiedono una valutazione medica accurata e un utilizzo calibrato secondo il grado di presbiopia individuale.
Questi sviluppi indicano che, mentre i colliri per la presbiopia non sostituiranno del tutto occhiali e chirurgia, rappresentano una promettente aggiunta al ventaglio terapeutico, con il potenziale di migliorare significativamente la qualità della vita di milioni di persone in tutto il mondo.