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Invalidi, pioggia di soldi dall’INPS: 336 euro al mese da richiedere entro settembre

Invalidità, arrivano molti soldi dall’INPS: 336 euro mensili. Ecco quando richiederli, c’è tempo entro settembre.

È arrivato il momento per le famiglie di richiedere l’indennità di frequenza da 336 euro al mese per i mesi di luglio, agosto e settembre, una prestazione fondamentale per il sostegno dei minori con disabilità. L’INPS eroga questa indennità a favore dei genitori di bambini e ragazzi con invalidità, a condizione che vengano rispettati determinati requisiti di frequenza e reddito.

Indennità di frequenza: cosa prevede e a chi è rivolta

L’indennità di frequenza è una prestazione economica mensile, concessa fino a un massimo di 12 mensilità annuali, il cui importo per il 2025 è stato aggiornato a 336 euro al mese. Si tratta di un sostegno rivolto ai minori con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età, nonché ai minori ipoacusici con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore.

La finalità della misura è favorire l’inserimento scolastico e sociale del ragazzo con disabilità, aiutando le famiglie a coprire le spese legate alla frequenza scolastica o a percorsi terapeutici e riabilitativi. L’indennità viene corrisposta a condizione che il minore frequenti:

  • scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado, inclusi gli asili nido;
  • centri di formazione professionale convenzionati;
  • centri ambulatoriali pubblici o privati convenzionati specializzati nella riabilitazione e nel trattamento terapeutico.

Il diritto all’indennità è subordinato al rispetto di un limite di reddito personale del minore, fissato per il 2025 a 5.771,35 euro.

Una questione spesso sollevata dalle famiglie riguarda l’erogazione dell’indennità di frequenza per i mesi estivi, in particolare luglio, agosto e settembre. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’erogazione per questi mesi non è automatica. La prestazione è infatti legata all’effettiva frequenza del minore a scuole, asili o centri convenzionati, e pertanto, se durante l’estate le scuole sono chiuse e il bambino non frequenta alcuna struttura, l’indennità potrebbe non essere corrisposta.

Indennità di frequenza: come si ottiene – 3box.it

Per ottenere l’indennità anche nel periodo estivo, è necessario che il minore frequenti strutture riabilitative o educative come centri estivi o scuole private frequentate durante questi mesi. È fondamentale che la famiglia presenti all’INPS, entro i termini previsti, la documentazione che attesti la frequenza effettiva. Tale certificazione può essere rilasciata dalla struttura frequentata o, in alternativa, dalla ASL competente.

Ogni anno, inoltre, è obbligatorio rinnovare la domanda di indennità comunicando all’INPS la prosecuzione della frequenza scolastica o del percorso terapeutico, anche per i periodi estivi. Senza tale comunicazione, l’erogazione non avviene automaticamente.

Come presentare la domanda e i requisiti per l’accesso

Per accedere all’indennità di frequenza, è necessario ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile tramite la commissione medico-legale, a seguito della presentazione del certificato medico introduttivo compilato dal medico certificatore e trasmesso telematicamente all’INPS. Dal 2025 sono in corso progressive estensioni della procedura semplificata in diverse province italiane, ma la modalità tradizionale rimane ancora valida per molti territori fino al 31 dicembre 2026.

La domanda di indennità può essere presentata esclusivamente online, accedendo al portale INPS con SPID, CIE o CNS, o tramite patronati e associazioni di categoria come ANMIC, ENS, UIC e ANFASS. È importante rispettare i tempi e fornire tutta la documentazione richiesta, inclusa la dichiarazione di frequenza e l’autocertificazione dei requisiti.

L’iter di riconoscimento si conclude con l’invio da parte dell’INPS del verbale di invalidità civile e della liquidazione della prestazione, che deve avvenire entro 45 giorni dalla presentazione della domanda completa.

Per i minori in età scolastica obbligatoria (dai 6 ai 16 anni), la dichiarazione relativa alla frequenza deve essere presentata una sola volta e ha validità per tutto il periodo scolastico, mentre per i minori più piccoli o per i periodi non scolastici è necessario fornire aggiornamenti periodici.

Romana Cordova

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