Colonizzazione pianeti e Viaggi spaziali, il piano di Amazon si chiama Blue Origin

Il CEO di Amazon Jeff Bezos presenta l'azienda che è chiamata a creare una nuova civiltà nel Sistema Solare grazie a viaggi con equipaggio che inizieranno il prossimo anno...

Colonizzazione pianeti e Viaggi spaziali, il piano di Amazon si chiama Blue Origin.

“Il Sistema Solare può ospitare miliardi di esseri umani, inclusi 1000 Mozart e 1000 Einstein. Pensa a quanto incredibile e dinamica sarebbe questa civiltà”. Così Jeff Bezos, CEO di Amazon, che non contento di essere l’uomo più ricco del mondo (secondo la rivista Forbes), adesso sogna di creare una nuova civiltà nello spazio grazie a Blue Origin, il suo nuovo piano di trasporto spaziale.

Lo ha annunciato nel discorso di presentazione della compagnia in un evento privato allo Yale Club di New York. “Ma guardate che è vero, lo stiamo andando a fare, dobbiamo lasciare il sistema solare”, ha detto durante l’evento, come riportato da Business Insider.

“Dobbiamo catturare più energia solare e usare tutte le risorse là fuori, specialmente i minerali, non solo l’energia. Ed è molto fattibile, dobbiamo solo iniziare […] La Terra sta esaurendo le risorse. Gli esseri umani hanno bisogno di un piano urgente B”. Forse avrebbe dovuto precisare che ad esaurire le risorse sono gli esseri umani e non la Terra…

Blue Origin è la risposta di Amazon di fronte a SpaceX di Elon Musk ed alla Virgin Galactic di Richard Branson. Il razzo New Sephard di Blue Origin, che per adesso non ha avuto umani a bordo, ha raggiunto la cosiddetta linea di Karman, un limite di spazio di 100 chilometri riconosciuto a livello internazionale.

Le intenzioni di Bezos non sono la semplice esplorazione dello spazio, ma creare bensì una specie di civiltà umana che orbita in tutto il Sistema, e che secondo lui “potrebbe darci innumerevoli geni creativi”.

La Terra sta esaurendo le risorse. Gli esseri umani hanno bisogno di un piano B. E il primo passo è quello di costruire un veicolo di lancio a basso costo, altamente operativo e riutilizzabile”, ha spiegato. “Non importa quale percorso prendi, devi inevitabilmente passare attraverso quella porta”.

“Ecco perché Blue Origin si concentra su questo e so che non è facile, ma voglio davvero vedere quella vita dinamica e la civiltà attraverso lo spazio, e che i nipoti dei nostri nipoti lo possano vedere. Dobbiamo andare avanti. Il mio obiettivo è investire gli asset di Amazon in infrastrutture che facciano vivere la prossima generazione nello spazio“.

Bezos ha approfittato dell’appuntamento per raccontare anche gli inizi del suo impero, fondato da lui stesso “in un garage”, come Facebook. “In questo modo, ti assicuro che vuoi creare colonie spaziali usando lo stesso spirito imprenditoriale che ha ispirato Mark Zuckerberg”, secondo Express.

Un chiaro esempio è Facebook“, ha aggiunto.

“Ecco un uomo che, letteralmente, ha creato una grande compagnia nella sua casa e che ora è uno dei più ricercati al mondo, solo meno di due decenni fa”.

Amazon: viaggiare in astronavi attraverso il Sistema Solare.

Ma come pensa che così tante persone possano viaggiare in astronavi attraverso il Sistema Solare? E soprattutto, quanto costerebbe imbarcarsi in uno di questi viaggi? Secondo un rapporto di “Wired”, il prezzo per entrare in un New Sephard sarà di circa 200 mila dollari a persona.

Inoltre, l’amministratore delegato di Amazon ha dichiarato che prevede di aumentare il numero di voli rapidamente, fino a uno alla settimana. I privilegiati che saliranno su una di queste navi saranno sistemati in una comoda capsula e voleranno oltre l’atmosfera per dare una rapida occhiata alla Terra dalle finestre panoramiche.

“Il mio obiettivo è quello di investire le risorse che ho da Amazon in infrastrutture pesanti che aiuteranno la prossima generazione a impegnarsi nello spazio, qualcosa come una rete di trasporti”, ha aggiunto Bezos. “Questo è ciò che sta accadendo ora ed è la missione di Blue Origin. Se avremo successo, il progetto prenderà il volo e ci saranno migliaia di aziende che fanno cose creative”. Blue Origin è stato creato nel 2000 e il suo obiettivo è quello di ridurre il viaggio nello spazio umano attraverso società private.

Le colonie spaziali che costruiremo avranno molti più vantaggi degli inconvenienti”, ha sottolineato. “Il principale è che saranno vicini alla Terra. Il guaio è che i tempi di percorrenza e la quantità di energia necessaria per spostarsi tra i pianeti sono troppo alti”.

Bezos ha anche colto l’opportunità per lanciare una serie di previsioni sul futuro della vita umana sulla Terra:

“In definitiva, ciò che accadrà è che questo pianeta sarà diviso in zone residenziali e dell’industria leggera. Se hai colonie spaziali gigantesche che sono relativamente vicine alla Terra, allora le persone saranno in grado di andare e venire. Dopotutto, pochissime persone vorrebbero lasciare questo posto per sempre”.

La domanda qui è ovvia: metteremo mai piede in una di queste residenze spaziali nei prossimi anni o tali viaggi saranno riservati solo alle classi più privilegiate? Lasciaci il tuo commento qui sotto.