Bonus da 100 euro sulla tredicesima, il tempo sta per scadere: non perdere l’occasione
Bonus tredicesima da 100 euro: ultimi giorni per recuperarlo nel 730/2025. Ecco come si fa per avere questo utilissimo incentivo.
Ultima chiamata per il recupero del bonus tredicesima da 100 euro, l’incentivo una tantum rivolto ai lavoratori dipendenti con figli a carico e reddito medio-basso, introdotto dal Decreto Omnibus nel 2024. Chi non ha beneficiato dell’erogazione diretta in busta paga può ancora richiederlo con la dichiarazione dei redditi 2025, ma il tempo stringe: il termine per il modello 730 è il 30 settembre 2025, mentre per il modello Redditi PF la scadenza è fissata al 31 ottobre 2025.
Bonus tredicesima da 100 euro: requisiti e beneficiari
Il bonus tredicesima consiste in un credito fiscale di 100 euro, riconosciuto una sola volta per nucleo familiare, destinato ai lavoratori dipendenti che nel 2024 hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro e hanno almeno un figlio fiscalmente a carico. È inoltre necessario che l’imposta lorda da versare superi le detrazioni spettanti per lavoro dipendente, garantendo così la cosiddetta “capienza fiscale”.
Un’importante novità normativa ha ampliato la platea dei beneficiari: il bonus spetta ora anche ai lavoratori con figli a carico senza più l’obbligo di avere il coniuge a carico o convivente, includendo quindi famiglie monogenitoriali o genitori separati. Tuttavia, in caso di due genitori entrambi lavoratori dipendenti e in possesso dei requisiti, il beneficio può essere riconosciuto a uno solo di essi.

Non hanno ricevuto il bonus nella busta paga di dicembre 2024, e possono pertanto recuperarlo nella dichiarazione dei redditi, i seguenti lavoratori:
– Coloro che non avevano un sostituto d’imposta, come ad esempio collaboratori domestici o lavoratori disoccupati al momento dell’erogazione;
– lavoratori che non hanno comunicato in tempo i dati necessari al datore di lavoro;
– chi, pur avendo diritto, non ha richiesto il bonus al proprio datore.
Il bonus tredicesima va indicato nel modello 730/2025 nel rigo C14, che si trova nella sezione dedicata alla riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente. Le informazioni per la compilazione sono reperibili nella Certificazione Unica (CU) 2025, nei punti 721 (reddito complessivo) e 726 (giorni di lavoro), oppure nelle annotazioni della CU qualora i suddetti punti non siano compilati. Il modello Redditi PF prevede l’inserimento nel rigo RC14.
Nel caso in cui il bonus sia stato percepito senza averne diritto, è necessario barrare la colonna 7 “Restituzione Bonus per assenza requisiti” nel medesimo rigo, così che l’importo venga scalato in fase di conguaglio fiscale.
È fondamentale verificare con attenzione i dati precompilati dall’Agenzia delle Entrate nella dichiarazione, per evitare errori che potrebbero comportare la restituzione del bonus o la perdita del credito spettante.
Scadenze e modalità per il recupero del bonus tredicesima
La scadenza ultima per presentare il modello 730/2025 è fissata al 30 settembre 2025, mentre chi opta per il modello Redditi PF può ancora presentarlo entro il 31 ottobre 2025. Sono tuttavia previste ulteriori possibilità di recupero in caso di mancata presentazione entro tali termini:
– una dichiarazione tardiva può essere inviata entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria (entro il 29 gennaio 2026);
– una dichiarazione integrativa può essere presentata entro 5 anni dalla scadenza originaria (entro il 2030).
Il bonus non viene erogato direttamente in busta paga o tramite bonifico, ma si concretizza come credito d’imposta che riduce l’eventuale IRPEF da versare o aumenta il rimborso fiscale.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, con le FAQ pubblicate ad aprile 2025, le modalità di compilazione corretta delle dichiarazioni per il recupero del bonus tredicesima, specificando l’utilizzo del rigo C14 nel 730 e RC14 nel modello Redditi PF, e l’attenzione necessaria a compilare la colonna per la restituzione in caso di bonus indebitamente percepito.
Per evitare errori e ottimizzare la compilazione, è consigliato rivolgersi a centri di assistenza fiscale (CAF) come il CAF UIL, che offrono supporto gratuito e personalizzato.