Scienziati di Seed Health, un’azienda dedicata alla ricerca ambientale, hanno scoperto lungo la costa della Sicilia (Italia) e sul lato statunitense delle Montagne Rocciose un insieme di microorganismi che prosperano in ambienti estremi e ricchi di diossido di carbonio (CO2) in grado di assorbire questo gas serra “in modo sorprendentemente rapido”.
Secondo quanto riferito dall’azienda, grazie all’uso di sofisticati metodi di ricerca, il loro team è riuscito a scoprire nuove cianobatterie così efficienti nel consumo di diossido di carbonio da sembrare superiori ad altri microrganismi che catturano il carbonio.
Queste scoperte, sottolineano gli scienziati, potrebbero essere rilevanti per ridurre i livelli atmosferici di CO2, rilasciati dall’uso di combustibili fossili, deforestazione e attività industriali.
Durante la prima spedizione di ricerca, gli esperti hanno prelevato campioni di acqua, sedimenti e altre fonti di vita microbica intorno alle fuoriuscite vulcaniche di CO2 vicino a Vulcano, una piccola isola al largo della costa della Sicilia, e hanno coltivato in laboratorio organismi specifici che catturano il carbonio da questi, riuscendo a isolare un batterio vulcanico fotosintetico mai visto prima.
Dopo il successo ottenuto nella prima spedizione, gli scienziati hanno campionato una serie di sorgenti carbonatiche nelle Montagne Rocciose, in cui le concentrazioni di CO2 disciolto nell’acqua sono fino a 1.000 volte più alte rispetto alle fuoriuscite vulcaniche precedentemente studiate. Per questa fase dello studio, hanno progettato mezzi per individuare, isolare e sequenziare il DNA di cianobatterie “in situ”, scoprendo nuovi “mangia carbonio”.
I risultati ottenuti durante lo studio sono stati combinati con dati di sequenziamento del DNA di una banca dati biologica che contiene migliaia di campioni ambientali e biologici diversi per creare una base di dati di microbiomi estremi, ha spiegato Braden Tierney, leader della ricerca.
Secondo George Church, membro del consiglio scientifico di Seed Health, “questa rivoluzionaria ricerca sarà fondamentale per scoprire il potenziale del microbioma nell’affrontare alcune delle sfide più urgenti che il nostro pianeta deve affrontare, dalla riduzione delle emissioni di carbonio alla gestione delle risorse e alla preservazione ecologica”.
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