Allarme Amazzonia: aumenta la deforestazione in Brasile

La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è aumentata del 212% in ottobre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Secondo i dati diffusi dall’associazione Imazon, nell’ottobre 2019, il Deforestation Alert System [...] ..

Allarme Amazzonia: aumenta la deforestazione in Brasile.

La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è aumentata del 212% in ottobre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Secondo i dati diffusi dall’associazione Imazon, nell’ottobre 2019, il Deforestation Alert System [SAD] ha rilevato 583 chilometri quadrati di deforestazione legale nell’Amazzonia, con un aumento del 212% rispetto a ottobre 2018.

L’Amazzonia Legale è un concetto creato dal governo brasiliano per identificare la regione amazzonica: è composta da nove stati (otto dei quali nella sua interezza e una parte dello stato di Maranhão) ed è l’area che viene normalmente utilizzata come riferimento per misurare i tassi di deforestazione.

Il SAD è un sistema di monitoraggio basato su immagini catturate dai satelliti che è stato utilizzato dal 2008 e consente di rilevare zone di deforestazione da un ettaro, anche quando ci sono nuvole.

Secondo il sistema SAD di Imazon, l’area perduta durante ottobre è di 583 chilometri quadrati, quasi tre volte la dimensione della città di Montevideo.

Gran parte della distruzione della foresta è avvenuta nello stato di Pará (nord), che ha concentrato il 59% della deforestazione.

I dati di Imazon distinguono tra deforestazione (taglio di alberi, di solito per trasformarli in pascoli per il bestiame) e degrado, quando la foresta subisce gravi danni da estrazione del legno o incendi. In quest’ultima sezione, il degrado, l’incremento è stato del 394%: dai 125 chilometri quadrati di ottobre 2018 ai 618 chilometri quadrati dello stesso mese di quest’anno.

La stragrande maggioranza delle foreste degradate in ottobre (74%) si verifica nello stato del Mato Grosso (centro-ovest). I dati ufficiali sulla deforestazione in Brasile sono preparati dal National Institute for Space Research, che è collegato al Ministero della Scienza e della Tecnologia.